La biografia di



LeBron James
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

LeBron James e' nato il 30/12/1984 ad Akron nell'Ohio. La sua storia per certi versi puo' essere paragonata a quella di Allen Iverson, anche se quella di The Answer e' stata molto piu dura; la madre di LeBron fu abbandonata dal padre e nonostante la giovane eta' dovette crescere da sola il figlio con tutti i problemi annessi e connessi...

Fin da piccolo LeBron era un grande appassionato di sport e trascorreva ore ed ore a seguire il football ed il basket. Poi usciva di casa ed andava al parco a giocare con gli amici sia a pallacanestro che a football. James crebbe molto dal punto di vista "fisico", quando venne l'ora di andare all'High School mostrava una muscolatura ed una stazza fisica fuori dalla norma... Si iscrisse alla St. Vincent - St. Mary High School della sua citta' ovvero Akron.

Possiamo dire che iniziarono a crearsi delle aspettative su di lui, questo perche' gli Scout (Nba e di College) sono sempre piu' attenti ai giocatori delle High School ed uno con il fisico di James non passava inosservato... Quindi se ancora prima di iniziare a giocare aveva alcuni "riflettori puntati" potete immaginare cosa accadde a fine anno quando chiuse con una media di 18 punti e 6 rimbalzi, guido' la squadra a vincere il titolo statale dell'Ohio (in finale contro GreenVille chiuse con 25 punti e 9 rimbalzi) e il bilancio di vittorie/sconfitte a fine anno diceva 27-0.

Alcuni lo etichettarono come il nuovo Jordan e crebbe la convinzione generale di essere davanti ad una futura stella... Ma c'era ancora dello scetticismo sul fatto che fosse in grado di ripetere un'annata a quei livelli... King James, senza paura e senza sentire la pressione dei media, replico' l'annata straordinaria anche da Sophomore dove chiuse con un bilancio di 26 vinte - 1 persa, il secondo titolo di stato dell'Ohio, divento' il primo Sophomore della storia ad essere incluso nel primo quintetto All America e le sue cifre parlavano di: 25.2 punti, 7.2 rimbalzi, 5.8 assits e 3.8 palle rubate a serata...

Ormai era diventato lanciato dalla stampa e dalla tv. Con ancora 2 anni da giocare alla St. Vincent - St. Mary non solo era sicuro di diventare una stella Nba ma inizio' anche ad essere sicuro che sarebbe stato la prima chiamata al Draft... Da Junior non riusci' a centrare la terza vittoria consecutiva del titolo di stato ma chiuse con 24 vinte e 1 sconfitte. Fu eletto miglior giocatore di High School dell'anno le sue cifre parlavano da sole: 29.0 punti, 8.3 rimbalzi, 5.7 assists e 3.3 recuperi a serata...

L'anno da Senior fu un po' come vivere da rockstar perche' ormai era diventato famoso in tutto il paese... La Espn decise di trasmettere in televisione, a pagamento, le sue partite e la sua presenza inizio' a riempire i palazzetti di tutto il paese dove la gente era curiosa di vedere il nuovo Jordan. Ancora una volta non deluse le aspettative: la sua media punti sali a 31.6 punti, 9.6 rimbalzi, 4.6 assist e 3.4 recuperi. Vinse il terzo titolo statale dell'Ohio e fu per la seconda volta MVP delle High School... Non capitava da 47 anni che un giocatore fosse in grado di vincere per due anni di fila il trofeo di MVP... In tutto chiuse con 2657 punti, 892 rimbalzi e 523 assists.

Da ricordare che durante i primi tre anni di High School era anche membro della squadra di Football e da Sophomore, secondo anno, venne incluso nel Team ideale dell'Ohio. Il quarto anno decise di dedicarsi solamente al basket e lascio' la squadra. Finito il ciclo scolastico decise di rendersi eleggibile per il Draft 2003 e la fortuna lo bacio' di nuovo perche' gli permise di restare a casa in quanto la prima scelta ando' ai Cavs. Gia' nella serata del Draft il Gm di Cleveland disse che avrebbe fatto di LeBron la prima chiamata assoluta (e chi aveva dei dubbi??).

Nell'attesa della chiamata partecipo' ad alcuni All Star Game per giocatori di High School. Fra i piu' prestigiosi quello del McDonald e il Roundball Classic, in entrambi fu eletto MVP... Una volta diventato a tutti gli effetti membro dei Cavs partecipo' alla Summer League dove riempi' lo stadio di Orlando al suo debutto Cavs-Magic (mai vista una cosa simile prima d'ora)... Ancor prima di iniziare a giocare ha firmato un contratto con la Nike (da oltre 90 milioni di dollari) e un altro con la Upper Deck...

Erano molti i dubbi sulla sua stagione da rookie: tutti i piu' grandi campioni che avevano saltato il College (da Kevin Garnett, a Tracy McGrady passando per Kobe Bryant, solo per citarne alcuni) avevano avuto problemi di adattamento e la loro esplosione era arrivata solo il terzo/quarto anno nella Lega. LBJ dimostro' da subito una maturita' fuori dal normale e rispose nel migliore dei modi: non solo si occupava di realizzare, ma cercava anche di coinvolgere i compagni con gli assists e faceva sentire il suo peso anche a rimbalzo. Complessivamente concluse con 20.9 punti, 5.5 rimbalzi e 5.9 assists. Queste cifre gli garantirono il trofeo di MVP nonostante i Cavs, in seguito ad un ultimo mese pieno di sconfitte, non riuscirono a raggiungere la post-season.

Sinceramente nemmeno la dirigenza di Cleveland si immaginava un successo di questa portata da parte del loro rookie fenomeno gia' dal primo anno e' lo dimostro attraverso la compagna acquisti: prima era affiancato da Ricky Davis e Darius Miles (entrambi amano avere il pallone in mano) ma con il passare dei mesi furono ceduti (il primo a Boston ed il secondo a Portland) ed arrivano giocatori come McInnis (ottimo playmaker) e, dal mercato estivo, Eric Snow (play abituato a giocare al fianco di un "mangia palloni" come Allan Iverson) con lo scopo di permettergli di potersi affermare senza nessuna “testa calda” nello spogliatoio

Il secondo anno nella lega concluse con 27.7 punti, 7.4 rimbalzi e 7.7 assists a partita. Queste cifre avevano dello straordinario: nel giro di un'estate LBJ aumento' il proprio rendimento di 7 punti, 2 rimbalzi e 2 assists a partita; miglioro' la propria percentuale dal campo (da 41.7% a 47.2%), da oltre l'arco (da 29% a 35.1%) e incremento' anche le palle rubate (da 1.65 a 2.21). L'unica nota negativa, anche se LBJ da parte sua fece tutto il possibile, fu la mancata qualificazione per la post-season di Cleveland. In estate il proprietario della squadra decise di rinnovare tutta la dirigenza che, sotto la guida di Danny Ferry, acquisto' giocatori come Larry Hughes e Doneyll Marshall (oltre a rifirmare Ilgauskas) per dare il giusto supporto a King James.

Se il 2003/04 fu l'anno dell'esordio e il 04/05 l'anno dell'esplosione, il 2005/06 risulto' la stagione in cui King James, ormai a proprio agio nella NBA, per la prima volta lotto' per il trofeo di MVP (finito poi nelle mani di Nash) concludendo con delle cifre "mostruose" (31.4 punti, 7 rimbalzi, 6.6 assists). Il suo rendimento gli frutto', per il secondo anno consecutivo, un posto fra i titolari del All Star Game (avvenuto a Houston) dove concluse come MVP della manifestazione (29 punti, 6 rimbalzi, 2 assists e 2 palle rubate lo proiettano ad essere il piu' giovane giocatore di sempre a ricevere questo titolo). Cleveland, sotto la leadership di James (ma anche grazie alla campagna acquisti fatta dalla nuova dirigenza), fu finalmente in grado di qualificarsi per la post-season (non raggiungeva questa traguardo dal 1997-98). L'esordio di James nei playoffs, contro i Wizards, non passo' innoservato: 32 punti, 11 rimbalzi e 11 assists sono state le sue cifre che gli hanno permesso di diventare il terzo giocatore nella storia della NBA a debuttare nei playoffs con una tripla doppia (i suoi predecessori sono Johnny McCarthy - St. Louis Hawks 1960 - e Magic Johnson - Los Angeles Lakers 1980 ). I Cavs, dopo aver eliminato 4-2 Washington, si sono portati avanti 3-2 nelle semi-finali della Eastern Conference contro i Pistons. Qui, pero', l'esperienza di Detroit ha trionfato in gara 6 e 7.

Nella sua quarta annata nella NBA (27.3 punti, 6 assists, 6.7 rimbalzi) LBJ trascina nel vero senso della parola Cleveland alla prima finale nella storia della franchigia. Il suo fisico, possente e muscoloso ma allo stesso tempo elastico e scattante, gli permette praticamente di fare di tutto ed infatti LBJ, sempre per quanto riguarda il 06/07, e’ solito aprire i match come ala piccola ma, come dimostrano i 6 assists di media, si occupa di fare circolare palla e di dettare gli schemi offensivi da eseguire. Proprio questo suo senso innato per trovare i compagni lo rende difficile da marcare per gli avversari perche’ non possono permettersi di raddoppiarlo; comunque anche da raddoppiato, come ha dimostrato in gara 5 delle finali di conference contro i Pistons, riesce ad essere incontenibile. Tale match e’ gia entrato nella storia: degli ultimi 30 punti targati Cleveland, 29 sono stati di LBJ e ben 25 di questi sono arrivati consecutivamente dalle sue mani per chiudere l’incontro dopo due supplementari. Il sogno di James, e di Cleveland, pero’, si e’ infranto sul palcoscenico delle NBA Finals: limitato per tutta la serie dalla proverbiale difesa di Bowen e contro una squadra nettamente piu’ preparata a lottare per il titolo, i Bianco-Rossi sono stati spazzati via con un secco 4-0 da parte degli Spurs. I suoi playoffs 2007 terminano con una media pari a 25.1 punti, 8.1 rimbalzi e 8 assists.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
30
7.9
7.2

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
28.2
7.8
7.6

Le cifre di LeBron James prese in esame singolarmente, non considerando l’esito della stagione dei Cavs, sono mostruose: 30 punti, 7 rimbalzi e 7 assists quindi tutte in crescita rispetto alla precedenti stagioni. Se continua cosi’ il campionato in cui riuscira’ a viaggiare in tripla doppia sembra destinato ad avvicinarsi sempre di piu’. La nota negativa, pero’, arriva a livello di traguardi raggiunti con la squadra: trascorsa l’estate a litigare/contrattare con Pavlovic e Varejao per il rinnovo del contratto, i Cavs iniziano il campionato senza di loro. Il team, pero’, non decolla e cosi’ entrambi, per accontentare le (giuste) richieste di rinforzo volute da James, vengono firmati a cifre considerati da molti come “spropositate”. L’arrivo del duo Slavo-Brasiliano non raddrizza la stagione del team dell’Ohio ed ecco quindi arrivare un’altra richiesta d’aiuto direttamente dal Prescelto. Questa volta siamo a meta’ campionato, pausa per l’All Star Game, e la dirigenza decide di rispondere con una trade a tre fra Cavs-Bulls-Sonics per potare alla corte di LBJ: Dalonte West, Wally Szczerbiak, Ben Wallace e Joe Smith. Il loro inserimento non cambia le cose, Detroit vince la Central Division, ma nei playoffs nella serie contro Washington e soprattutto  in quella contro i Celtics la trade puo’ essere considerata positiva. In Gara 7 contro i Cavs, pero’, LBJ decide di fare tutto da solo e cosi se da una parte e’ autore di una straordinaria prestazione (45 punti, 6 assists, 5 rimbalzi), dall’altra restera’ nella storia il tiro che avrebbe potuto cambiare le sorti del match: uno contro tre, fuori equilibro, senza forza, ne mira James cerca comunque di vincere da solo ma (ovviamente) il suo tiro non entra. Dunque? Dunque per vincere LBJ non deve solo chiedere alla squadra di acquistare nuovi giocatori ma imparare anche a fidarsi di loro nelle azioni principali delle partite. Questa nota negativa, pero’, non mette in discussione lo straorinario lavoro fatto da James per mantenere i Cavs ad un livello che, senza di lui, non riuscirebbero nemmeno a sfiorarlo.

Per scoprire la galleria fotografica di LBJ cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: LeBron James